L'uomo superiore è modesto a parole,
ma eccede nelle sue azioni.
- Confucio -
Il cluster asiatico-confuciano - che comprende Cina, Giappone, Corea del Sud, Hong Kong, Singapore, e Taiwan - è sede di culture ad alto contesto, policroniche, che preferiscono uno stile di comunicazione indiretto (il contesto è più importante della comunicazione verbale), e che vedono il tempo come un concetto ciclico, come una ripetizione di cicli e modelli naturali.
Queste società sono altamente collettiviste e condividono un orientamento all'essere (preservare relazioni personali armoniose è la priorità). In termini di business, generalmente parlando in questo cluster gli affari avvengono solo tra parti che condividono una solida relazione basata sulla fiducia, le persone tendono ad adottare un approccio collaborativo più che competitivo, la gerarchia è vista come un mezzo per preservare la stabilità e l'ordine sociale.
Nel cluster asiatico-confuciano - conservatore e dominato dagli uomini - i ruoli di genere tendono ad essere "tradizionali".
Per quanto riguarda la leadership, il leader ideale per queste società è carismatico (ispiratore/visionario/decisivo), orientato al lavoro di squadra, e “umano” (nota: il primo tratto è molto apprezzato anche nel cluster anglo-americano, ma in misura maggiore. Il punteggio di gruppo per "leadership carismatica" nell’Asia Confuciana-è 5,63, sotto la media di 5,82 del punteggio medio del gruppo GLOBE, mentre nel cluster anglo-americano è 6,05). In questo cluster ci si aspetta che i leader posseggano una forte integrità, che siano attenti ai bisogni delle persone, e che siano consapevoli dei comportamenti da adottare per “salvare la faccia”. Data la struttura gerarchica delle società asiatico-confuciane, la leadership partecipativa non è particolarmente apprezzata (il punteggio di gruppo per "leadership partecipativa" nel cluster asiatico-confuciano è 4,99, sotto il punteggio medio del gruppo GLOBE di 5,35).
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FONTI:
- House, R. J., Hanges, P. J., Javidan, M., Dorfman, P. W., & Gupta, V. (2004). "Culture, leadership, and organizations: The GLOBE study of 62 societies". CA: Thousand Oaks
- Hall, E. T. (1959). “The Silent Language”. New York: Doubleday
- Hall, E.T. (1966). "The Hidden Dimension". New York: Doubleday
- Hall, E. T. (1976). "Beyond culture". New York, NY: Doubleday
- The Globe Project, Online: https://globeproject.com/
- Hofstede, Geert H. (1997). "Cultures and Organizations: Software of the Mind". New York: McGraw-Hill
- Herbert R. (1946). “The chrysanthemum and the sword: patterns of Japanese culture”. Boston : Houghton Mifflin Co.
- Kluckhohn, F. and Strodtbeck, F. (1961). "Variations in value orientation". New York: Harper Collins
- Gudykunst, W. B., & Kim, Y. Y. (1984). "Communicating with strangers: An approach to intercultural communication". New York: Random House
- Hiebert, Paul G. (1985). ”Anthropological Insights for Missionaries”. Grand Rapids: Baker Book House
- Chong, Calipe (2017). "Understanding China: An Insight into the History, Civilization, and On-going Transformation". Independently published
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