L'India vive in diversi secoli allo stesso tempo.
- Arundhati Roy, Power Politics -
Quanto è importante la gerarchia nella cultura aziendale indiana?
Cosa significa il concetto filippino di "Pakisisama" (un termine che deriva da due parole tagalog, "sama", per “andare avanti”, e "paki", “per favore, gentilmente”), e qual è il suo impatto sulla cultura organizzativa nelle Filippine?
Quali sono alcune delle sfide che si potrebbero riscontrare nelle trattative d'affari in Thailandia?
Cos'è fondamentale conoscere sulla cultura del lavoro in Malesia ?
Scopriamolo insieme.
Il cluster dell'Asia Sudorientale - che comprende India, Indonesia, Iran, Malesia, Filippine e Thailandia - è un ambiente complesso che mira alla modernità (per quanto riguarda i "valori sociali", i criteri usati per stabilire come dovrebbero essere le cose, l'Asia Sudorientale sembra desiderare sia livelli più alti di "orientamento alla prestazione" che di "orientamento al futuro": il punteggio attuale per l'orientamento al futuro, per esempio, è di 3,98 punti, mentre il punteggio desiderato è di 5,86 punti. Il punteggio medio del gruppo GLOBE è di 5,44 punti), mentre continua a tenere in alta considerazione il passato e la tradizione (le società dell'Asia Sudorientale, orientate verso la famiglia e altamente gerarchiche, tendono per esempio a enfatizzare l'importanza dell'amore filiale e del supporto familiare).
Il cluster dell'Asia Sudorientale, in cui il principale mezzo di controllo sociale è la vergogna, è caratterizzato da:
- uno stile di comunicazione implicito e indiretto che si basa sulla conoscenza del contesto per rendere i messaggi comprensibili (culture ad alto contesto);
- un orientamento al futuro relativamente basso (tempo monocronico);
- alti livelli di collettivismo intra-gruppo (definito anche come "collettivismo familiare", la misura in cui gli individui si identificano e danno la priorità al gruppo a cui appartengono);
- un orientamento all'essere (basato sul "relativismo morale", l'idea che i principi morali sono legati alla cultura: le culture dell'essere tendono ad essere più interessate a mantenere l'armonia collettiva che a perseguire la "verità". Vedasi l'articolo sulle differenze culturali tra Oriente e Occidente per delucidazioni su quest'ultimo punto. NOTA: l'articolo riguarda l'ambiente asiatico-confuciano, ma le culture dell'essere condividono alcuni tratti comuni indipendentemente dal cluster a cui appartengono);
- una grande sistanza dal potere, anche se le società che appartengono a questo cluster esprimono il desiderio di una distribuzione più uniforme del potere e delle risorse;
- un rapporto conflittuale con l'ambiguità e l'imprevedibilità. Questo cluster nel suo insieme sembra avere un desiderio di più regole e legislazioni per ridurre la possibilità di esiti incerti;
- un basso livello di uguaglianza di genere (la convinzione che le persone dovrebbero ricevere lo stesso trattamento indipendentemente dal loro genere di appartenenza);
- un marcato "orientamento umano" (le società di questo gruppo tendono a premiare e incoraggiare comportamenti gentili, altruistici, generosi, e premurosi).
Nel cluster dell'Asia Sudorientale le persone tendono ad apprezzare leader carismatici (ispiratori/visionari/decisivi), orientati al lavoro di squadra, e "umani" (si noti la somiglianza con il cluster dell'Asia Confuciana per quanto riguarda i punteggi relativi ai diversi tipi di leadership): il leader ideale dovrebbe quindi in grado di contribuire alla formazione di gruppi funzionali e coesi.
Si può inoltre osservare che mentre la leadership autoprotettiva (lo stile autocosciente che si concentra sul "salvare la faccia", sulla sicurezza e la protezione del leader) è vista in una luce negativa nella maggior parte degli altri cluster - con un punteggio medio del gruppo Globe di 3,42 punti, e un punteggio locale di 3,83 punti - nell'Asia Sudorientale si ritiene che questo stile non abbia alcun impatto negativo.
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FONTI:
- House, R. J., Hanges, P. J., Javidan, M., Dorfman, P. W., & Gupta, V. (2004). "Culture, leadership, and organizations: The GLOBE study of 62 societies". CA: Thousand Oaks
- Hall, E. T. (1959). “The Silent Language”. New York: Doubleday
- Hall, E.T. (1966). "The Hidden Dimension". New York: Doubleday
- Hall, E. T. (1976). "Beyond culture". New York, NY: Doubleday
- The Globe Project, Online: https://globeproject.com/
- Hofstede, Geert H. (1997). "Cultures and Organizations: Software of the Mind". New York: McGraw-Hill
- Herbert R. (1946). “The chrysanthemum and the sword: patterns of Japanese culture”. Boston : Houghton Mifflin Co.
- Kluckhohn, F. and Strodtbeck, F. (1961). "Variations in value orientation". New York: Harper Collins
- Gudykunst, W. B., & Kim, Y. Y. (1984). "Communicating with strangers: An approach to intercultural communication". New York: Random House
- Hiebert, Paul G. (1985). ”Anthropological Insights for Missionaries”. Grand Rapids: Baker Book House
- Vivekananda, Swami (2006). "The Indispensable Vivekananda: An Anthology for Our Times". New Delhi: Permanent Black
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